Realizzato nel aprile 2015 in collaborazione con Manyfeetunder records
Musiche e progetto a cura di: Antonio Raia
[Sax: Antonio Raia //Nicola Rando //Giuseppe Vietri
Tromba: Charles Ferries
Batterie: Stefano Costanzo //Agostino Mennella
Elettronica: Roy Cleveland // Fabrizio Elvetico // Eks ]

Track list:

1.

Flux

2.

Rough wind in bondage

3.

Birth of trumpet

4.

Sasha

Stories of a vain diary

Il lavoro si sviluppa tra capitoli musicali e arti visive, in particolar modo video e fotografie.
Larry Fink dice che “improvvisare è sentirsi a proprio agio con la natura della scoperta e del caso”, ed il mio lavoro seppur pretendendo di esser curato nei dettagli minimi si affida spesso al Caso, cerca di agguantare l’imprevisto meraviglioso che può cambiare direzione di bellezza e farti entrare in stanze nuove mai vissute di una stessa casa intima, che erroneamente pensiamo di conoscere.
La struttura su cui si basa il caso sono dei miei grafici che per la parte musicale, nella prima sessione di registrazione ho interpretato e fatto interpretare con tre sax, una tromba e due batterie suonate in contemporanea. Successivamente ho scelto da queste registrazioni delle parti collettive e individuali lavorando poi con tre musicisti di elettronica, di varia estrazione, utilizzando metodi diversi per ottenere tre brani con la stessa radice, ma con sviluppi distanti, come diversi figli di stessi genitori. Per le quattro tracce finali ho scelto in seguito quattro video-maker di estrazione differente per quattro video, due pubblicati online. Il progetto ha avuto anche un’edizione fisica in serie limitata, 80 copie, curate e fatte a mano da me. Tutte le copie hanno diverse polaroid e storie appartenenti al mio diario inutile, in questo modo ogni copia diventa unico esemplare esistente. Inoltre solo chi possiede una di queste copie ha anche una ghost-track non disponibile nel free-download album on line. 80 copie in due settimane sono andate esaurite con prenotazioni tra Italia, Spagna, Francia e USA.
Nelle esibizioni live il progetto si sviluppa in due blocchi principali: la parte compositiva, invariabile affidata alla proiezione di alcuni video, e la parte impro affidata ad una formazione musicale, variabile in base allo spazio che si ha a disposizione curando i particolari dell’acustica, che interagisce con delle proiezioni live di un video-maker.

Per streaming e download clicca qui

Stories of a vain diary



Il lavoro si sviluppa tra capitoli musicali e arti visive, in particolar modo video e fotografie.
Larry Fink dice che “improvvisare è sentirsi a proprio agio con la natura della scoperta e del caso”, ed il mio lavoro seppur pretendendo di esser curato nei dettagli minimi si affida spesso al Caso, cerca di agguantare l’imprevisto meraviglioso che può cambiare direzione di bellezza e farti entrare in stanze nuove mai vissute di una stessa casa intima, che erroneamente pensiamo di conoscere.
La struttura su cui si basa il caso sono dei miei grafici che per la parte musicale, nella prima sessione di registrazione ho interpretato e fatto interpretare con tre sax, una tromba e due batterie suonate in contemporanea. Successivamente ho scelto da queste registrazioni delle parti collettive e individuali lavorando poi con tre musicisti di elettronica, di varia estrazione, utilizzando metodi diversi per ottenere tre brani con la stessa radice, ma con sviluppi distanti, come diversi figli di stessi genitori. Per le quattro tracce finali ho scelto in seguito quattro video-maker di estrazione differente per quattro video, due pubblicati online. Il progetto ha avuto anche un’edizione fisica in serie limitata, 80 copie, curate e fatte a mano da me. Tutte le copie hanno diverse polaroid e storie appartenenti al mio diario inutile, in questo modo ogni copia diventa unico esemplare esistente. Inoltre solo chi possiede una di queste copie ha anche una ghost-track non disponibile nel free-download album on line. 80 copie in due settimane sono andate esaurite con prenotazioni tra Italia, Spagna, Francia e USA.
Nelle esibizioni live il progetto si sviluppa in due blocchi principali: la parte compositiva, invariabile affidata alla proiezione di alcuni video, e la parte impro affidata ad una formazione musicale, variabile in base allo spazio che si ha a disposizione curando i particolari dell’acustica, che interagisce con delle proiezioni live di un video-maker.

Realizzato nel aprile 2015 in collaborazione con Manyfeetunder records
Musiche e progetto a cura di: Antonio Raia
[Sax: Antonio Raia //Nicola Rando //Giuseppe Vietri
Tromba: Charles Ferries
Batterie: Stefano Costanzo //Agostino Mennella
Elettronica: Roy Cleveland // Fabrizio Elvetico // Eks ]

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Track list:

1.

Flux

2.

Rough wind in bondage

3.

Birth of trumpet

4.

Sasha