Regia: Antonio Raia
testi: Antonio Neiwiller
musiche: Antonio Raia e Walter Forestiere
musicisti in scena: Antonio Raia e Walter Forestiere
segni e luci: cyop&kaf
foto ritratto di Raia: Tommaso Vitiello
Oltre al libro ed alla sua composizione sonora, “La memoria Bucata. Apparente soliloquio con Antonio Neiwiller” ha anche una sua declinazione live la cui sinossi è:
Non una rappresentazione ma un processo, un flusso di note, voci e silenzi, di immagini evocate e lasciate sparire o germogliare. Un’azione performativa sulla presenza, sullo “stare in scena”, ma anche una sorta di manifesto sul diritto alla fragilità ed sul bisogno di “attraversare vasti orizzonti, rischiare”. Raia plasma suoni e materiali d’archivio di Antonio Neiwiller, cercando di tracciare linee di connessione con l’universo creativo e la poetica del rivoluzionario artista teatrale prematuramente scomparso nel 1993.
“La memoria bucata” è un live profondo e stratificato, un ostinato tentativo di disertare l’ovvio.
Oltre al libro ed alla sua composizione sonora, “La memoria Bucata. Apparente soliloquio con Antonio Neiwiller” ha anche una sua declinazione live la cui sinossi è:
Non una rappresentazione ma un processo, un flusso di note, voci e silenzi, di immagini evocate e lasciate sparire o germogliare. Un’azione performativa sulla presenza, sullo “stare in scena”, ma anche una sorta di manifesto sul diritto alla fragilità ed sul bisogno di “attraversare vasti orizzonti, rischiare”. Raia plasma suoni e materiali d’archivio di Antonio Neiwiller, cercando di tracciare linee di connessione con l’universo creativo e la poetica del rivoluzionario artista teatrale prematuramente scomparso nel 1993.
“La memoria bucata” è un live profondo e stratificato, un ostinato tentativo di disertare l’ovvio.
Regia: Antonio Raia
testi: Antonio Neiwiller
musiche: Antonio Raia e Walter Forestiere
musicisti in scena: Antonio Raia e Walter Forestiere
segni e luci: cyop&kaf
foto ritratto di Raia: Tommaso Vitiello